News : Il Blog del Leggio Elettrico® (LE)


A cura di Domenico Carrella


Ultime Notizie... dal quotidiano "Roma"

Corso di Formazione... a Baiano(AV)

Fonte: quotidiano "ROMA" del 06/09/2019. pagina 13
Dagli organi di stampa arriva ancora una citazione in merito all’opera inventiva ed innovativa nel campo scolastico del dott. Domenico Carrella: il Leggio Elettrico®. Questa volta ad occuparsene è la redazione di uno dei maggiori quotidiani del Sud, il ROMA. L’autore dell’articolo, comparso su questa importante testata giornalistica del mezzogiorno il 06/09/2019 a p. 13, è Amedeo Finizio. Egli, dopo un’attenta e rigorosa valutazione delle funzioni dell’apparecchio descritto nel testo di pedagogia sperimentale “Dislessia e riabilitazione”, presente nelle più prestigiose università del mondo come materia di studio, titola:

LA SCOPERTA

Arriva per i dislessici un leggio elettronico ideato per la scuola.

NAPOLI. La dislessia è un disturbo caratterizzato principalmente da una difficoltà di apprendimento della capacità di lettura. E' nato un nuovo leggio, ideato per la scuola, uno strumento di lavoro rispondente alla realtà e alle esigenze della cultura e della vita del nostro tempo. Autore è Domenico Carrella. Notevole esperienza e preparazione pedagogica fondata su concetti innovativi e di grande funzionalità, si compendiano nell'invenzione del leggio elettrico e del principio oculo-isocinetico, applicabile solo tramite l'apparecchio per la lettura. Attraverso l'uso dell'apparecchio, le parole, le frasi, e i concetti, letti ad alta voce in modo lineare e concentrato, acquistano un alto valore espressivo, dando alla parola, forma e contenuto. La lettura del testo si carica di valori simbolici, di suoni e richiami, diventa musica, colore, voce dell'anima, felicità per il dislessico. Rilevante è l'attivazione del processo cognitivo. Grazie all'uso metodico di questa nuova tecnologia per la mente, il bambino dislessico impara a leggere ed esporre correttamente i concetti acquisiti. Tale tecnologia, assicura Carrella, porta ad aumentare notevolmente anche la bontà della lettura dei comuni lettori.
Amedeo Finizio

Baiano (AV), li 22/05/2019
Corso di Formazione per i docenti dell’Istituto “Giovanni XXIII”. Novità in vista.
Due giorni di seminario: 20-21 del 05-2019, svolto nell’aula magna dal dott. Domenico Carrella.
Fonte:    https://www.bassairpinia.it/attualita/baiano-corso-di-formazione-per-i-docenti-dellistituto-giovanni-xxiii-novita-in-vista

Dopo la sperimentazione nella scuola dell’infanzia della preventiva individuazione dei bisogni educativi e speciali per gli alunni di 5 anni, l’Istituto Comprensivo Statale “Giovanni XXIII” di Baiano e di Sperone, è sugli scudi per un’altra avanguardia. Il 20 e 21 maggio nell’auditorium di via Napolitano, si è svolto un corso di formazione tenuto dal dott. Domenico Carrella, il quale oltre a passare al vaglio la dislessia e la sua invenzione del leggio elettrico, ha operato una serie di informazioni su una novità assoluta nelle scuole: l’ergonomia. L’ergonomia è quella scienza che studia tutti gli elementi che contribuiscono a far si che, lo studio, il lavoro, la resa in fabbrica, sia ottimale. Il dirigente scolastico Vincenzo Serpico, nell’ambito della formazione diritto e dovere del docente, si è rifatto all’art. 1 del D.P.R. 107 del 2015, per incentivare la preparazione e la predisposizione dei docenti di ogni ordine e grado. C’è stata anche la partecipazione di esterni, che visto l’argomento del secondo giorno, i disturbi dell’apprendimento, la dislessia e soprattutto il leggio elettrico, hanno popolato l’auditorium.



PC E LIBRO: LA SCELTA GIUSTA, CONSAPEVOLE ED ERGONOMICA PER LA LETTURA DI STUDIO E DI INFORMAZIONE

Questo documento, riguardante l’ergonomia scolastica o didattica applicata alla lettura e i DSA è stato letto nel corso delle due giornate di seminario tenuto nell’aula magna dell’istituto scolastico “Giovanni XXIII” di Baiano, agli insegnanti curriculari e di sostegno, in presenza del dirigente scolastico Vincenzo Serpico.

Migliorare il rapporto uomo-macchina significa anche effettuare la scelta giusta dello strumento da utilizzare durante le attività didattiche. La scelta giusta dello strumento di lavoro (PC o libro cartaceo) da utilizzare è condizionata dal tipo di lettura che si deve svolgere.
1) Se si deve eseguire una lettura di studio o di apprendimento del testo da imparare allora la scelta inevitabilmente cadrà sul LIBRO CARTACEO;
2) se invece si deve svolgere una lettura di informazione, ricerca o di conoscenza, allora la scelta cadrà sul PC–INTERNET.
Questa scelta tra i due strumenti, entrambi indispensabili per la conoscenza, l’istruzione e la formazione, viene fatta perché c’è una differenza rilevante tra loro dovuta principalmente al FATTORE DISTURBANTE DELLA LUCE, presente sul PC ma assente sul libro cartaceo.

MOTIVI DI QUESTA SCELTA

Il PC per la sua funzione oggi può essere considerato una tecnologia COGNITIVA DI COMODO e NON ACCOMODANTE.
La funzione della tecnologia cognitiva di comodo infatti nella relazione uomo-macchina è capace solo di produrre, trasmettere e stimolare la conoscenza e la comprensione di cose, notizie e fatti, ma non di stimolare anche l’apprendimento nell’individuo che la utilizza, pertanto, non può essere una tecnologia accomodante. La tecnologia cognitiva diventa ACCOMODANTE solo se il suo utilizzo contribuisce a facilitare, stimolare e sviluppare l’apprendimento nel soggetto che la utilizza. Essa nella relazione con l’uomo deve aiutare il sistema cognitivo umano e quindi la mente ad elaborare, sviluppare e produrre apprendimento. In caso contrario, essa diventa una TECNOLOGIA DI COMODO, cioè capace solo di produrre e trasmettere la conoscenza, o anche facilitare la comprensione di cose e fatti, ma non di stimolare e di elaborare anche l’apprendimento nell’individuo che la utilizza. O meglio è anche in grado di farlo, chiunque può leggere ed apprendere sul PC, ma a che prezzo? Con quanto sforzo e spreco di energia mentale? E con quale rendimento? Sicuramente minimo rispetto al libro cartaceo. Questa scelta di impiegare una grande forza di volontà per vincere i fattori disturbanti e di mantenere l’attenzione e la concentrazione sul videotesto pertanto stride contro il principio di ergonomia cognitiva: DI OTTENERE, DURANTE LA PRESTAZIONE SCOLASTICA O PROFESSIONALE CHE SIA, CON IL MINIMO SFORZO IL MASSIMO RISULTATO O RENDIMENTO.
Guardare per diverse ore di seguito una fonte luminosa come lo schermo del PC e leggere senza pause produce sul lettore un EFFETTO VISIVO DISTURBANTE TEMPORANEO dovuto principalmente alla luce (in particolare quella blu che ha una lunghezza d’onda dannosa specie per la macula e quindi per gli occhi), ma anche STRESS PSICOFISICO con tensione, rigidità e dolori muscolari, al collo e alle spalle, specie con una postura scorretta davanti allo strumento. Sintetizzando gli effetti più comuni prodotti dal PC sono la:
1) precoce stanchezza oculo-visiva;
2) precoce stanchezza fisico-mentale;
3) difficoltà di attenzione e di concentrazione.
Questi sintomi ai quali il lettore si espone giornalmente sul PC-INTERNET, insieme con la riduzione del tempo dedicato ALL’ATTIVITÀ DI ELABORAZIONE COGNITIVA delle informazioni lette, concorrono a provocare:
a) giornalmente, un progressivo indebolimento della nostra capacità di apprendere e di memorizzare;
b) nel lungo periodo (anni), la sostituzione del pensiero lineare, profondo e riflessivo con quello veloce, superficiale e frammentato.
I fenomeni citati, ma principalmente la riduzione dell’attività di ELABORAZIONE COGNITIVA, e di conseguenza dell'apprendimento delle informazioni sul PC, sta conducendo l’uomo digitale del nostro tempo progressivamente ma inesorabilmente alla POVERTÀ MENTALE che si manifesta con una riduzione di aree del lobo sinistro del nostro cervello deputate all’apprendimento; questo nonostante comprendiamo e capiamo normalmente sul video come sul testo cartaceo, ciò che leggiamo.
Il processo cognitivo, che durante la lettura del testo produce l’apprendimento delle informazioni lette, è composto dall'attivazione lineare di 7 elementi o fattori cognitivi. Essi sono:
1. L’ATTENZIONE,
2. LA CONCENTRAZIONE,
3. LA PERCEZIONE VISIVA ED UDITIVA,
4. LA COMPRENSIONE,
5. L’ELABORAZIONE,
6. L’APPRENDIMENTO,
7. LA MEMORIZZAZIONE.
Durante la lettura sul PC, l’anello debole della fase del processo cognitivo per l’apprendimento delle informazioni lette è rappresentato dal 5° fattore: L’ELABORAZIONE COGNITIVA. ESSA METTE IN RELAZIONE IL QUARTO FATTORE, LA COMPRENSIONE, CON IL SESTO FATTORE, L'APPRENDIMENTO.
Durante la videolettura, a causa della criticità ed instabilità dei primi 4 elementi cognitivi precursori (attenzione, concentrazione, percezione, comprensione) dell’ATTIVITÀ ELABORATIVA, si riduce progressivamente la capacità del nostro cervello di individuare e di elaborare le principali informazioni del testo e con essa inesorabilmente anche quella di apprendere e di memorizzare.
In questa fase delicatissima di attivazione del processo cognitivo per l’apprendimento, nel rapporto UOMO-COMPUTER succede qualcosa di simile a quello che Chaplin, nel film “Tempi moderni”, aveva consapevolmente immaginato nel compulsivo rapporto uomo-macchina: è sufficiente un granello di polvere per bloccare un ingranaggio forte e collaudato come può essere una catena di montaggio industriale. Ebbene quell’omino, interpretato magistralmente da Chaplin, che cade all’interno della catena di montaggio a causa del superlavoro imposto dalla velocità e dal ritmo forsennato delle moderne macchine tecnologiche, oggi è più che una metafora del nostro tempo, è una triste realtà, il segno che qualcosa sta davvero cambiando nella nostra vita, dove nulla più sarà come prima. Il contatto frenetico con le tante tecnologie di comodo ma in special modo con quella cognitiva del PC ed INTERNET, specie quando giornalmente si fa anche la scelta sbagliata per il suo utilizzo, cioè tra lettura di studio e lettura d’informazione, ci sta esponendo a lungo andare nel tempo alle conseguenze prospettate. Oggi potremmo paragonare quel granello di sabbia che inceppa la catena di montaggio (quella di Chapliniana memoria) al 5° elemento del processo cognitivo: L’ELABORAZIONE COGNITIVA, che nel rapporto sbagliato uomo-computer, cioè durante la lettura di studio sul video, “blocca” o meglio rallenta drasticamente l’attività di apprendimento del nostro cervello, inficiando, di conseguenza, tutte le regole e i principi di ergonomia cognitiva. In questo contesto succede che la persona giorno dopo giorno alienata dall’uso della tecnologia cognitiva di comodo, fa ciò che gli scienziati neurocognitivi hanno recentemente scoperto: “DELEGA ALLA MACCHINA (il PC) LA PRINCIPALE FUNZIONE DEL CERVELLO: L’ATTIVITÀ DI ELABORAZIONE COGNITIVA, CHE INVECE DOVREBBE SVOLGERE QUOTIDIANAMENTE L’UOMO”. Pertanto questo processo lineare, che ha inizio con l’attivazione dell’attenzione e termina con la memorizzazione delle informazioni lette sul PC, per le cause già citate, si interrompe, continuamente nel punto cardine del processo: L’ELABORAZIONE COGNITIVA, mentre sul testo cartaceo esso è più solida e stabile, cioè procede speditamente. Questo è il motivo per cui è più facile apprendere e memorizzare sul libro cartaceo anziché sul PC. Scegliendo il libro cartaceo quando si deve fare una lettura di studio o di apprendimento anziché il PC si effettua la scelta giusta, conforme anche al principio di ergonomia: OTTENERE CON IL MINIMO SFORZO IL MASSIMO RENDIMENTO NELLO STUDIO E NELL'APPRENDIMENTO DEL TESTO.
Viceversa quando si tratta di fare una lettura di informazione di ricerca o conoscenza in cui è sufficiente attivare solo i primi quattro elementi del processo cognitivo (attenzione, concentrazione, percezione e comprensione), allora l'attività di elaborazione che consente l'apprendimento viene esclusa dal processo per la scelta fatta, utilizzando al suo posto la memoria esterna del PC (il file che funge da protesi alla memoria umana, nel quale il lettore digitale accumulerà tutte le informazioni ricercate su internet). Pertanto, per la lettura di informazione o di ricerca sul video, il PC rappresenta la scelta privilegiata rispetto al LIBRO CARTACEO, in quanto risponde al criterio di ergonomicità già citato: CON IL MINIMO SFORZO (UN CLICK SUL PC) POSSIAMO OTTENERE IL MASSIMO RISULTATO, CIOÈ AVERE A DISPOSIZIONE TRAMITE INTERNET UNA QUANTITÀ ILLIMITATA DI INFORMAZIONI UTILI.
Consci che anche durante la lettura di informazione sul PC – INTERNET si potrebbero produrre effetti disturbanti temporanei sulla persona, riteniamo però che essi diversamente dal caso precedente (dove, durante la lettura di studio, “bloccano” o quanto meno rallentano il processo di elaborazione cognitiva), siano ininfluenti o comunque tali da non condizionare l’attività di comprensione. Il nostro cervello, pertanto, anche in presenza di bassi livelli di attenzione cognitiva causati dalla presenza di fattori disturbanti, che condizionano negativamente l’attività elaborativa, è in grado di percepire e di comprendere normalmente le informazioni lette sul PC.
La lettura di informazione sul PC ci consente di comprendere ed isolare le informazioni di nostro interesse e poi di conservarle nella memoria esterna del PC, senza alcun bisogno di elaborarle; questo è vero purché si attivino nel nostro cervello minimi livelli di attenzione, di concentrazione e di percezione che rendono possibile la comprensione delle informazioni ricercate e lette su internet. Al contrario, bassi livelli di attivazione cognitiva, in presenza di EFFETTI DISTURBANTI DEL PC, ANCHE TEMPORANEI, risulterebbero, come già precisato, insufficienti per attivare il processo di ELABORAZIONE COGNITIVA. E se anche ciò avvenisse (infatti tantissime persone ancora oggi fanno la scelta sbagliata: utilizzare il PC per studiare), di sicuro il risultato dal punto di vista della qualità e della quantità delle informazioni apprese sarebbe scadente.

IN CONCLUSIONE POSSIAMO CONSIGLIARE PER LA LETTURA IL SEGUENTE ITER.
Lo studente dopo aver eseguito la ricerca sul PC-INTERNET può stampare su carta le informazioni trovate, filtrarle e verificarne attentamente la fonte, e solo dopo apprenderle e memorizzarle per motivi di studio alla maniera tradizionale, cioè come sul libro cartaceo. Questo può servire a compensare e riattivare specifiche aree di neuroni dell’emisfero sinistro del cervello deputate alla lettura e all'apprendimento che volontariamente, involontariamente o anche per scelte sbagliate, giorno dopo giorno, stiamo disattivando e per inerzia elaborativa forse anche spegnendo.

A conclusione del corso di formazione, i docenti e lo stesso dirigente scolastico dott. Vincenzo Serpico esprimevano unanimità di consenso in merito sia alle innovazioni didattico-pedagogiche proposte per migliorare la postura e la visione, sia al leggio elettrico per aumentare la performance di lettura e di apprendimento dei bambini dislessici e dei normolettori. Sotto si riporta una personale dichiarazione del dirigente scolastico in merito ai contenuti del seminario:


Baiano, 20-05-2019